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Claudio Bonanni: cresciuto in Abruzzo, ho studiato filosofia a Siena e a Torino. Amo il dada, il surrealismo e la musica blues. Tra i miei libri spuntano i veleni della Christie, gli antieroi di Alan Moore, gli sguardi gelidi dei robot di Asimov. Che sia Chaplin o Tarantino, ciò che guardo è il volto dei personaggi, in cui prendono forma il loro mondo e il nostro stesso immaginario.

 

 

Alessandro Calefati: pur essendo romano di nascita vivo a Torino da diversi anni. Amo il cinema di David Lynch e Richard Linklater, le sceneggiature di Charlie Kaufman, le atmosfere dell'ultimo Roman PolaÅ„ski. Sono un discreto lettore di fumetti e graphic novel, ma anche di saggi e di romanzi. Avete capito, nessuna vita sociale entusiasmante!

 

 

Fabrizio Defilippi:studente di filosofia a Torino, ho vissuto in Spagna e in Francia alla ricerca di me stesso e di nuove avventure. Amo la natura e il silenzio, vivo di letteratura e di scrittura. Cerco nel cinema l'espressione dell'ineffabile.

 

 

Giulia Gaveglio:  studentessa presso l'Università di Torino, appassionata di letteratura, innamorata delle parole, scrittrice a tempo perso. Sono lettrice e spettatrice onnivora: il cinema, come ogni forma d'arte, è per me innanzitutto una modalità di racconto, un modo di conoscere le persone tramite le loro storie.

 

 

Benedetta Magro: appassionata della nouvelle vague e di Lars von Trier, ho studiato a Torino e sono stata in Erasmus a Nizza e ad Amsterdam. Mi interesso di Filosofia della mente, amo la letteratura russa e David Foster Wallace, la musica indie e l'arte espressionista.

CHI SIAMO

"Sono solo un narratore, e il cinema sembra essere il mio mezzo. Mi piace perché ricrea la vita in movimento, la esalta. Per me è molto più vicino alla creazione miracolosa della vita che, per esempio, una libro, un quadro o la musica. Non è solo una forma d’arte, in realtà è una nuova forma di vita, con i suoi ritmi, cadenze, prospettive e trasparenze. E’ il mio modo di raccontare una storia."

– Federico Fellini

CinePhilo nasce da un gruppo di studenti di filosofia dell'Università degli studi di Torino che, davanti a una pizza, hanno deciso di organizzare un cineforum. L'idea iniziale, la prima ad essere messa in opera, era quella di indagare, mediante il cinema, il rapporto tra etica e tecnologia, declinandolo attraverso vari ambiti d'influenza: la politica, l'eugenetica, lo sport, la clonazione, l'ambiente e la guerra. Dal gennaio 2016 questa idea, germogliata un anno prima, ha preso il nome di "Distopie del presente", una rassegna cinematografica in sei atti, seguita da dibattiti con eperti dei vari settori analizzati, realizzata con la collaborazione del Cinema Massimo di Torino. 

Il gruppo, sempre più coinvolto nel progetto, nell'ultimo periodo ha deciso di ampliarsi con l'obiettivo di realizzare recensioni di film in uscita.  

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